venerdì 1 marzo 2013

Black Music mentre scrivo...

Era tanto che non scrivevo righe insensate con un sottofondo di questo tipo...

Intanto perché, spesso e volentieri, mi reputo (a torto, secondo qualche purista) un metallaro duro e puro, solo che sono talmente inondato di una temperie mescolativa di generi che alla fine di duro e puro è rimasto solo il mio innato senso di andare alla scoperta di musica nuova e che mi solletichi le corde giuste.
Poi perché, la mia infanzia/adolescenza è stata molto black, street, profondamente hip hop, non tanto in qualcosa di predefinito (break dance, street art, rap cantato e via discorrendo), ma perché ho sempre amato respirare a pieno la strada, non in senso negativo. Non sono un gangster o uno convinto che dal solo dolore possa nascere arte, e soprattutto nella battaglia tra Big e Shakur non ho mai tifato per nessuno, se non per la musica...

Così tra Hypnotize e Ghetto Gospel, l'unica cosa che mi interessava era stare bene, così come ancora oggi l'unica cosa importante, qualunque cosa faccia, è essere soddisfatto e poter dire di aver agito per stare bene. Dopotutto, se così non fosse l'unica cosa su cui potremmo ragionare sarebbe solo sul dolore, che pur non assente dalla vita di nessuno, posso dire di aver abbastanza tenuto a bada da almeno un anno a questa parte.

E non potrei stare meglio, credetemi...

Buona Vita

A

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